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Ryłko conclude il servizio come arciprete di Santa Maria Maggiore. Succede Makrickas

Il Papa ringrazia il porporato polacco, che oggi compie 80 anni, per il servizio nella Basilica liberiana svolto dal 2016. Gli succede il cardinale Makrickas, finora arciprete coadiutore. Il 29 giugno una Messa per celebrare l'ottantesimo anno di età e la conclusione del mandato. Makrickas ha omaggiato il predecessore con una riproduzione della Salus Populi Romani e lo ha ringraziato per la "cura attenta, discreta ma sempre concreta" mostrata verso tutti

Salvatore Cernuzio - Città del Vaticano (Da Vatican News)

Al servizio di quattro Papi, ad uno dei quali - Giovanni Paolo II - lo legava una profonda amicizia; presidente emerito di un Dicastero (l'allora Pontificio Consiglio per i Laici); uomo di preghiera, di fede, di grande spiritualità, a 80 anni, compiuti oggi 4 luglio, il cardinale Stanisław Ryłko conclude il suo servizio come arciprete della Basilica di Santa Maria Maggiore. Incarico che il porporato polacco, originario di Andrychów, svolgeva dal 2016 e per il quale – informa un bollettino della Sala Stampa della Santa Sede – Papa Leone XIV ha espresso la sua gratitudine. A Ryłko succede ora il cardinale Rolandas Makrickas, finora arciprete coadiutore.

Il dono di una riproduzione della Salus Populi Romani

Come segno di gratitudine per il lavoro svolto all'interno della Basilica liberiana, il santuario mariano tanto caro a Papa Francesco che ha voluto essere lì sepolto, e per celebrare l'importante età degli 80 anni, la scorsa domenica 29 giugno si è tenuta una Messa presieduta dallo stesso Ryłko. Un momento di festa con un'ampia partecipazione di fedeli, al termine del quale il cardinale Makrickas ha consegnato al suo predecessore una riproduzione della Salus Populi Romani, l'icona custodita a Santa Maria Maggiore, protettrice della città di Roma. Verso questa immagine sacra, secondo la tradizione dipinta da San Luca, il cardinale polacco ha testimoniato "un’autentica devozione", ha detto Makrickas, sottolineando come "è sempre complesso riuscire attraverso un dono, nonostante che riporta l’effige di Maria, trasmettere i tanti e diversi sentimenti che oggi lo accompagnano".

 

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Collaboratore di quattro Papi

"La Salus, in effetti, è un’icona mariana capace di tenere assieme e far giungere a tutti coloro che la venerano tanti, diversi e significativi ideali: l’abbandono fiducioso ai progetti di Dio; il farsi strumento della volontà di Dio; la capacità di amare e di accogliere; l’affettuosa cura di Gesù e di Maria Santissima", ha detto ancora il porporato lituano, aggiungendo: "Penso che il suo lungo servizio alla Chiesa, alla Santa Sede e al Santo Padre, abbia manifestato ampiamente tutte queste realtà". E proprio questo servizio di Ryłko alla Chiesa e dal 1995 alla Santa Sede, Makrickas ha voluto ricordare. Quindi la collaborazione con quattro Pontefici, a cominciare da San Giovanni Paolo II che, da cardinale, nel 1969 lo ordinò presbitero e poi lo volle a Roma al Pontificio Consiglio per i Laici e Benedetto XVI, che lo creò cardinale nel Concistoro del 2007; poi gli altri due Papi eletti in Conclavi dove lo stesso Ryłko era elettore: Papa Francesco, che nel dicembre 2016 gli affidò la Basilica Papale nominandolo arciprete, e Leone XIV che, dopo la sua elezione, per due volte si è recato a Santa Maria Maggiore.

L'affidamento a Cristo

Makrickas ha voluto ricordare pure il motto “Lux mea Christus” del cardinale polacco, quale paradigma di affidamento a Cristo, sull’esempio di Maria santissima, la Madre Celeste: lei "ha offerto la sua intera e lunga esistenza a Gesù, Nostro Signore", ha affermato. "Ha offerto sempre una testimonianza vigorosa e luminosa di una autentica diaconia a Cristo e alla sua Santa Chiesa, del quale le siamo tutti vivamente grati".

 

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Cura attenta, discreta e concreta

A nome del Capitolo della Basilica Papale, Makrickas ha espresso anche gratitudine per la "cura attenta" dell'arciprete da oggi emerito, "spesso discreta ma sempre molto concreta". "Lo sanno i Canonici, i dipendenti, i collaboratori del Capitolo, lo sano i fedeli che più assiduamente frequentano le celebrazioni liturgiche di questa Basilica e che tante volte possono attingere dalla fonte limpida del suo insegnamento, nelle omelie e nei discorsi pronunciati, orientati alla crescita della fede del popolo di Dio", ha aggiunto il porporato. E ha concluso il suo saluto con una nota personale: un grazie "per l’amabilità che mi sempre riserva. Non lo potrò dimenticare".

"Sono certo - ha concluso l'attuale arciprete - che, Eminenza, vorrà rimanere affettuosamente legato a questo luogo sacro e a tutti noi accompagnandoci, innanzitutto, con la sua preghiera affinché il Signore ci sostenga nel suo servizio e la sua vicinanza perché, come ci ha ricordato Papa Leone, non esiste servizio ecclesiale che non si alimenti del contributo di tutti, quando esso è autenticamente orientato a costruire unità nella carità e nella verità".

 

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4 luglio 2025