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Arte e Fede: la Colonna dell’Abiura, un Cannone della Pace a Santa Maria Maggiore

Nel cortile della Basilica Papale di Santa Maria Maggiore, a lato della Cappella Sistina, si trova un monumento particolarissimo: una colonna a forma di canna di cannone, detta “Colonna dell’Abiura”. A cosa è dovuta la sua posizione defilata e quali sono i significati del suo aspetto e del suo appellativo così singolare?

Monumenti verticali di Santa Maria Maggiore, che svettano verso l’altro, ben visibili da lontano sono l’obelisco di Piazza dell’Esquilino, proveniente dal mausoleo di Augusto, e la sontuosa colonna mariana, detta “della Pace”, in quanto proveniente dalla basilica omonima, nome rinascimentale della basilica di Massenzio. 

Mentre queste “colonne” sono state trasferite dal loro contesto originale nel Cinque e Seicento, la terza fu spostata dal punto dove era stata fatta erigere nel 1881 a seguito dell’urbanizzazione umbertina dell’Esquilino. Il monumento fu commissionato nel 1596 dal Priore della Chiesa di Sant’Antonio, Charles Anisson, per destinarlo all’entrata dell’ospedale adiacente, chiamato anche “Ospedale dei Francesi”. La colonna ricorda la tribolata conversione di Enrico IV, re di Francia, la cui vicenda è racchiusa nell’espressione “Parigi val bene una messa”. La conversione dalla fede ugonotta al cattolicesimo segna la conclusione di una sanguinosa guerra tra Enrico e la Lega Cattolica, rettificata con l’edito di Nantes (1598).

Il 17 settembre 1595 fu organizzata da Clemente VIII (1592–1605) una cerimonia a cui presero parte due cardinali plenipotenziari, Arnaldo D’Ossat e Iacopo Davy Du Perron, mandati da Enrico perché abiurassero in vece sua. Essi dovettero subire una pubblica umiliazione, prima inginocchio baciando i piedi del pontefice, poi sdraiati al suolo frustati per tre volte dal Papa con una verga, in onore della Santissima Trinità, mentre pronunciavano l’abiura a nome di Enrico.

Il fusto in granito della Colonna dell’Abiura è sormontato un capitello corinzio sul quale sorgono Cristo crocifisso e una Madonna Immacolata in bronzo. Da un’incisione antica si deduce che la colonna era coperta da un baldacchino con quattro colonne. 

La forma del monumento non è lasciata al caso: il fusto è composto dalla canna di un cannone rinascimentale in granito eretto in verticale: l’arma di potere umano-terreno è stata mutilata a formare un basamento per la Croce. Dal Medioevo in poi alla scomunica ecclesiastica è stata data veste visiva tramite un fulmine che viene dal Cielo; il fulmine divino ha spezzato il potere terreno, sottomettendolo e trionfando su di esso e sulla secolarità per dare spazio al Principe della Pace. Una scritta sulla canna del cannone “in hoc signo vinces” rimanda alla croce stessa, arma del cielo e portatrice di pace.

Dunque, presso la Basilica Papale di Santa Maria Maggiore si trovano tre monumenti a “colonne”, tutti simbolo di pace: l’Obelisco del mausoleo di Augusto, sul cui basamento viene annunciata la nascita del Re della Pace, la Colonna della Pace, eretta da Papa Paolo V, e la Colonna dell’Abiura, simbolo di speranza e riconciliazione dopo un lungo e violento conflitto.

19 febbraio 2024