L’Archivio Liberiano possiede e conserva materiale documentario e librario ascrivibile a un arco cronologico compreso tra il XVI e il XX secolo, eccezion fatta per alcuni pezzi, tra i quali spiccano per interesse uno strumento notarile del 1236, relativo a un rinnovo di locazione concesso dal nobile Stephanus Paparonis, e un piccolo frammento in scrittura beneventana asportato dalla legatura di un registro, il cui testo è riconducibile al trattato antipelagiano noto come Hypomnesticon. Un’importante ed eterogenea sezione invece, consistente in atti privati e documenti pontifici (in totale 389, dal sec. X al sec. XIX), manoscritti di carattere sia documentario sia librario (in totale 84 segnature; tra di essi uno del IX sec. con la Regula pastoralis di Gregorio Magno: B. A. V., S. Maria Magg. 43), stampati antichi (tra i quali 4 incunaboli) e 112 matrici calcografiche, fu trasferita il 19 maggio 1931, per volere di Papa Pio XI, nella Biblioteca Apostolica Vaticana, ove tuttora si conserva nel fondo S. Maria Maggiore.
Ripartizione dei fondi
L’archivio, pur non avendo ancora ricevuto un organico riordinamento secondo i moderni criteri archivistici – non dispone di un inventario, ma soltanto di un elenco di consistenza – può essere ripartito nel seguente modo:
- Fondo del Capitolo (con la collezione musicale catalogata parzialmente dall’IBIMUS secondo i criteri del RISM e le carte del sub-fondo dell’Opera Pia di Spagna).
- Fondo del Collegio dei Beneficiati e Chierici Beneficiati.
- Fondo del Collegio della Cappella Borghese.
- Fondo del Collegio della Cappella Sistina.
Regolamento dell’Archivio Liberiano
(in vigore dal 1˚ novembre 2022)
1. Giorni e orari di apertura
1. L’Archivio è aperto ai ricercatori tutto l’anno dal lunedì al venerdì (escluso il periodo della Settimana Santa, il periodo tra il 24 dicembre e il 6 gennaio e il periodo estivo).
2. L’orario di consultazione viene stabilito individualmente previa richiesta da parte dello studioso. L’accesso in Archivio è possibile di mattina dal lunedì al venerdì, di pomeriggio dal lunedì al martedì.
2. Consultazione
1. Per accedere alla consultazione è necessario inviare per e-mail una richiesta all’Archivista, nella quale siano specificati nome e cognome, qualifica e professione, oggetto e motivazioni della ricerca.
2 L’accesso all’archivio deve avvenire nel rispetto delle norme sanitarie vigenti nella Santa Sede.
3. Gli studenti universitari, eccetto i dottorandi di ricerca, sono ammessi alla consultazione solamente per ricerche relative alla propria tesi di laurea, previa presentazione di una lettera di malleveria redatta e sottoscritta dal professore relatore.
4. Nel giorno convenuto per la consultazione lo studioso è tenuto a portare con sé e a esibire un documento d’identità.
5. Non è ammesso, di norma, più di uno studioso nello stesso giorno, anche qualora siano differenti gli argomenti di ricerca.
6. Ai sensi della Legge sugli archivi della Santa Sede (Litterae apostolicae motu proprio datae, La cura vigilantissima, 21 marzo 2005) e delle disposizioni di Sua Santità Francesco, non è consentita la consultazione dei documenti successivi alla fine del pontificato di Pio XII (9 ottobre 1958).
7. Qualora pezzi dell’Archivio siano citati o trascritti in una pubblicazione, lo studioso è tenuto a farne pervenire una copia gratuitamente all’Archivio, a stampa e/o in formato digitale.
8. Gli studenti universitari di qualsiasi livello ammessi alla consultazione per ricerche relative all’elaborazione di una tesi di laurea sono tenuti a farne pervenire all’Archivio una copia a stampa e/o in formato digitale.
3. Riproduzioni
1. L’Archivio in modo discrezionale accetta richieste di riproduzioni digitali sia per uso privato sia per uso editoriale e professionale, da presentare tramite un modulo rilasciato personalmente o per e-mail su domanda.
2. La realizzazione di riproduzioni digitale viene effettuata dal laboratorio fotografico dell’Archivio Liberiano. Il costo del servizio è definito nel tariffario per fornitura e riproduzione di immagini.
3. Lo studioso richiedente è tenuto a far pervenire gratuitamente all’Archivio un esemplare (a stampa e/o in formato digitale) di ogni suo lavoro edito nel quale siano pubblicate le immagini richieste, ad astenersi da un utilizzo delle stesse a scopo di lucro e a rispettare le condizioni d’uso riportate negli appositi moduli, pena la perdita della possibilità di accedere in Archivio e di effettuare ulteriori richieste.
4. Per ogni riproduzione pubblicata deve essere indicata nella didascalia e nei crediti, dopo la segnatura, la seguente dicitura: © Capitolo di Santa Maria Maggiore.
5. Durante la consultazione è severamente vietato realizzare riproduzioni di qualsivoglia sorta.
Bibliografia sommaria
G. Ferri, Le carte dell'archivio Liberiano dal secolo X al XV, in Archivio della R. Società Romana di Storia Patria, 27, 1904, pp. 147-202, 441-459; 28, 1905, pp. 23-39; 30, 1907, pp. 119-168.
J. Coste, Il fondo medievale dell’Archivio di Santa Maria Maggiore, in Archivio della Società Romana di Storia Patria, 96, 1973, pp. 5-77.
V. Saxer, Sainte-Marie-Majeure. Une basilique de Rome dans l’histoire de la ville et de son Église (Ve-XIIIe siècle), Rome, École française de Rome, 2001.
Studia Liberiana. Studi e Documenti sulla Storia della Basilica Papale e del Capitolo di Santa Maria Maggiore. Edizioni Capitolo Liberiano, a cura di M. Jagosz, voll. XI, Roma: Lisanti, 2011-2017.
P. Radiciotti, Novità dagli archivi romani, in Archivio della Società Romana di Storia Patria, 125, 2002, pp. 33-42.
A. Corteggiani, Gli archivi liberiani. Annotazioni, aggiornamenti ed inventario sommario, in Archivio della Società Romana di Storia Patria, 125, 2002, pp. 251-280.
Guida ai fondi manoscritti, numismatici, a stampa della Biblioteca Vaticana, a cura di F. D’Aiuto, P. Vian, Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, 2011 («Studi e testi», 466), pp. 527-530; 887-888.
Archivio Storico della Basilica Papale di Santa Maria Maggiore
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00185 Roma
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